Le prime preparazioni a base di pizza
La pizza è uno dei piatti più preparati e consumati al mondo. Inoltre, la sua storia è più antica di quello che sembra. Non stupisce, dunque, la grande quantità di curiosità e notizie particolari che la riguardano da vicino.
Una curiosità poco conosciuta sulla pizza riguarda il suo impasto: la tradizione napoletana prevede una lunga maturazione dell’impasto , che può arrivare fino a 72 ore . Questo processo non serve solo a rendere la pizza più digeribile, ma anche a sviluppare aromi e una consistenza perfetta. Il motivo? Durante la maturazione, gli enzimi ei lieviti scompongono gli zuccheri complessi della farina, riducendo il lavoro che deve fare il nostro stomaco per digerirla.
Molti pensano che il segreto di una buona pizza sia solo la farina o il lievito, ma la maturazione è ciò che fa davvero la differenza tra una pizza pesante e una leggera e fragrante!
Qui mostriamo una piccola selezione delle tante curiosità sulla pizza.
La prima pizza in assoluto. Secondo gli storici, la prima pizza, che abbia una pur minima somiglianza con quella moderna, è stata preparata dagli etruschi. L’impasto era simile a quello attuale, mentre il condimento era a base di formaggi e verdure. Per inciso, siamo nel XI secolo a.C.
La prima pizza moderna. Per apprezzare la prima pizza moderna (come la conosciamo oggi) si è dovuto attendere più di due millenni. Se parliamo di pizza bianca, e quindi con la mozzarella, essa è comparsa nei primi anni del Cinquecento. Se, invece, parliamo di pizza rossa, dobbiamo fare riferimento al Settecento, periodo in cui il pomodoro è stato selezionato per crescere rosso e ricco di polpa. Ovviamente, in entrambi casi il luogo di nascita è Napoli, ma questo è facilmente intuibile.
La parola pizza. “Pizza” deriva da “pita”, che era il termine greco per indicare un qualsiasi impasto simile al pane. La parola “pizza” è comparsa in un documento longobardo del X secolo a.C., e stava a indicare un tipo di focaccia. Per molto tempo, però, ha indicato delle torte dolci e senza farcitura.
La prima pizza venduta online. Ebbene, per quanto la moda del food delivery sia esplosa solo di recente, la pizza ha iniziato ad essere venduta molto prima sul web. Il primato spetta alla catena americana Pizza Hut, che ha venduto la prima pizza online nel lontano 1994. Inutile specificare che all’epoca internet era una rarità persino negli Stati Uniti.
Alcuni curiosità sulla pizza da record
La pizza più ordinata al mondo è la pizza ai “pepperoni”. Tuttavia, non ha niente a che vedere con i peperoni veri e propri, infatti con questo termine maccheronico si intendono le fette di salamino piccante. Dunque, la pizza più consumata al mondo è una sorta di Diavola.
La pizza più costosa del mondo
Se pensi che una pizza gourmet sia cara, aspetta di sentire questa: la pizza “Luigi XIII” dello chef Renato Viola costa ben 12.000 euro ! Questa pizza esclusiva è preparata con ingredienti di lusso come caviale Oscietra, aragosta norvegese, mozzarella di bufala DOP e sale rosa australiana . Inoltre, viene servita direttamente a casa del cliente da uno chef, un sommelier e un cameriere .
Gli strani progetti della NASA. Tra i tanti progetti in cantiere della NASA ce n’è uno che riguarda la celebre pietanza italiana, ossia la creazione di una stampante 3D in grado di preparare la pizza. Evidentemente, l’agenzia spaziale americana ci tiene molto al benessere psicologico dei suoi astronauti. Per inciso, la pizza è già stata consumata nello spazio, ma ovviamente è stata preparata sulla terra.
Sapevi che la pizza ha viaggiato oltre l’atmosfera terrestre ? Nel 2001, la catena Pizza Hut ha inviato una pizza sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per il cosmonauta russo Yuri Usachov . La pizza è stata preparata con un impasto speciale anti-briciole e più spezie del normale, perché in assenza di gravità i sapori risultano meno intensi.
La pizza più lunga mai realizzata
Nel 2017, a Fontana, in California , un team di pizzaioli ha stabilito un record mondiale , creando una pizza lunga 1.930 metri ! Per realizzarla sono stati utilizzati oltre 8.000 kg di farina, 2.500 kg di salsa di pomodoro e 1.500 kg di mozzarella . La pizza è stata poi cotta su un nastro trasportatore di forni mobili e distribuita in beneficenza.
La pizza non era considerata “cibo rispettabile”
Fino al XVIII secolo , la pizza era vista come cibo da poveri e venduto per strada a Napoli, spesso senza piatti. La nobiltà disdegnava la pizza , considerandola un pasto rozzo e poco raffinato. Solo con il tempo ha guadagnato popolarità fino a diventare un piatto simbolo della gastronomia mondiale .
L’Italia non è il più grande consumatore di pizza
Anche se la pizza è nata in Italia, il paese che ne consuma di più è… gli Stati Uniti ! Gli americani mangiano circa 350 fette di pizza al secondo , con New York e Chicago che si contendono la fama di avere le migliori pizze. In media, ogni americano consuma circa 13 kg di pizza all’anno , mentre in Italia il consumo pro capite è più basso.
I gusti della pizza e i suoi principi nutritivi
Iniziamo questo paragrafo con uno scoop, lo sapevate che esiste la dieta della pizza? Ebbene sì, questo tipo di dieta è anche ipocalorico, in quanto non supera le 1200 kcal giornaliere. L’impasto in questo caso funge da portata per ospitare ingredienti salutari come le verdure, le carni bianche e persino la frutta. Non è detto che funzioni, ma in ogni caso appare equilibrata.
Una pietanza eterogenea. La pizza è tra le poche pietanze a vantare una enorme eterogeneità in termini di apporto calorico. Il motivo è semplice: può essere condita praticamente con qualsiasi cosa. Per inciso, la pizza meno calorica, oltre a quella bianca, è la Margherita, che si attesta sulle 700-800 kcal, quanto una cena mediamente abbondante. In genere le pizze più caloriche sono quelle che prevedono salse, formaggi aggiuntivi e carni lavorate. Giusto per fare un esempio, la pizza kebab può superare abbondantemente le 1.500 kcal, dipendente dalla quantità di kebab che viene utilizzata.
Esistono solo due gusti ufficiali di pizza secondo il disciplinare dell’associazione “Verace Pizza Napoletana”, l’unica autorità riconosciuta su questa popolare pietanza. In quanto a pizza, esistono solo due gusti: la Margherita e la Marinara.
In realtà la pizza si presta a numerose sperimentazioni, sia in quanto a condimenti sia in quanto a impasti. Basti pensare che solo in Italia, limitatamente agli impasti, esistono tre tipi di pizza: la verace napoletana (molto sottile, morbida e con cornicioni alti), la romana (sottile e croccante) e la pugliese, che è molto alta e soffice, simile ad una focaccia.
La pizza nel mondo
La pizza nasce in Italia, precisamente a Napoli, nel XVIII secolo. Si tratta di un piatto semplice, fatto di farina, acqua, lievito e sale. Il condimento più comune era il pomodoro, spesso accompagnato da mozzarella e basilico, come nella famosa Margherita.
La pizza ha iniziato a diffondersi nel mondo con l’emigrazione italiana. Gli italiani portarono con sé le tradizioni culinarie e, tra queste, la pizza. Negli Stati Uniti, ad esempio, la pizza è diventata popolare tra gli immigrati italiani a New York e Chicago. La pizza newyorkese e la deep-dish pizza di Chicago sono varianti molto apprezzate.
In Europa, la pizza ha trovato casa in molti paesi. In Francia, si è sviluppata la pizza Alsacienne, con crema di formaggio e cipolle. In Germania, si preferiscono le pizze con molti ingredienti e condimenti sostanziosi. Anche nel Regno Unito, la pizza è molto popolare, con catene di pizzerie diffuse in tutto il paese.
La pizza ha conquistato anche l’Asia. In Giappone, ad esempio, si trovano varianti con ingredienti locali come il mais e la mayonnaise. In Corea del Sud, la pizza spesso include patate dolci e altri ingredienti non convenzionali. In India, si trovano pizze con spezie e sapori tipici della cucina indiana.
In America Latina, la pizza è molto amata e adattata ai gusti locali. In Brasile, è comune trovare la pizza di frango com catupiry, con pollo e un formaggio cremoso locale. In Argentina, la pizza ha una base più spessa e spesso viene condita con molta mozzarella.
La pizza continua a evolversi e a innovarsi in tutto il mondo. Chef creativi sperimentano nuovi ingredienti e tecniche di cottura. La pizza gourmet, con ingredienti di alta qualità e preparazioni elaborate, è diventata una tendenza in molte città.
La pizza è un piatto versatile e amato a livello globale. Le sue varianti regionali riflettono le culture e i gusti locali, rendendo la pizza un simbolo di unione e diversità culinaria.
Una curiosità che pochi conoscono sulla pizza Margherita è che il famoso aneddoto sulla sua creazione potrebbe essere un’invenzione postuma.
La leggenda vuole che nel 1889 il pizzaiolo Raffaele Esposito abbia creato la pizza Margherita per omaggiare la regina Margherita di Savoia , utilizzando ingredienti che rappresentavano il tricolore italiano : pomodoro (rosso), mozzarella (bianco) e basilico (verde). Tuttavia, documenti storici mostrano che pizze con questi ingredienti esistevano già decenni prima a Napoli.
In realtà, sembra che la storia sia stata usata più tardi per dare alla pizza un’origine più nobile e patriottica, rendendola un simbolo culinario dell’Italia unificata!